L’Italia all”epoca dei respingimenti. Come il Mediterraneo è diventato un mare chiuso

Di Stefano Liberti, co-autore con Andrea Segre del film-documentario “Mare chiuso”. Articolo originariamente pubblicato in inglese sul sito di Open Society Foundations

Il 7 maggio 2009 l’allora Ministro degli Interni italiano Roberto Maroni annunciava con un certo orgoglio l’avvio di una nuova politica di gestione dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo: “Tutte le imbarcazioni di migranti intercettate in mare saranno d’ora in poi rimandate indietro in Libia”. Da allora, è cominciata la cosiddetta politica dei “respingimenti”, che ha portato al rimpatrio di circa 1000 migranti – molti dei quali richiedenti asilo provenienti da Eritrea, Somalia, Etiopia e Sudan – in Libia, un paese che non ha mai firmato la Convenzione di Ginevra e non riconosce il diritto d’asilo. I migranti rispediti indietro con la forza sono stati sistematicamente messi in centri di detenzione e sottoposti ad abusi di vario genere.

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I primi risultati di un’indagine sulle relazioni tra gruppi di origini diverse in due quartieri di Torino

A cura di Irene Ponzo, febbraio 2012

Cos’è Concordia discors?

Il progetto “Concordia Discors. Conciliare diversità e coesione sociale in tempi difficili” si pone l’obiettivo di approfondire i meccanismi attraverso cui si sviluppano i processi di integrazione nei contesti urbani. L’idea alla base del progetto è che il conflitto non possa essere interpretato come un esito negativo dei processi di integrazione, ma come parte integrante e talvolta inevitabile di essi, che può coesistere e persino divenire presupposto di una “buona convivenza” tra gruppi di origini diverse. Ci è parso che l’espressione Concordia discors, coniata dal poeta latino Orazio per indicare uno stato di armonia discordante, descrivesse bene questa prospettiva. Leggi tutto

La deriva xenofoba non è un destino – Transatlantic Trends Immigration 2011

Di Ferruccio Pastore, 16 dicembre 2011. Articolo pubblicato in contemporanea su questo sito e su Affari Internazionali. La pubblicazione dei risultati della quarta edizione del sondaggio d’opinione comparativo Transatlantic Trends on Immigration 2011 (TTI), realizzato dal German Marshall Fund of the United States (Gmfus) con il sostegno della Compagnia di San Paolo e di altre …

Transit migration: a piece of the complex mobility puzzle. The case of Senegalese migration

Di Eleonora Castagnone, pubblicato su Cahiers de l’Urmis, n°13 il 13 ottobre 2011 By Eleonora Castagnone, published on Cahiers de l’Urmis n°13 on 2011 october 13th Cet article analyse la migration de transit en tant que séjour temporaire dans un ou plusieurs pays en vue d’atteindre une autre destination plus lointaine. En particulier, la migration de transit …

The migration impact of North African revolutions and what it reveals about Europe

Segnaliamo il Brief uscito nelle scorse settimane per Euromesco, dal titolo “The migration impact of North African revolutions and what it reveals about Europe“, di Ferruccio Pastore. Il testo fa parte di una serie di tre brevi analisi sui flussi migratori che coinvolgono il Mediterraneo, anche in seguito alle rivoluzioni che hanno segnato i paesi del Nord Africa.

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L’impatto migratorio delle rivolte arabe. Quali scenari oltre le emergenze?

Di Ferruccio Pastore, pubblicato sul numero 4/2011 della rivista Italianieuropei, dedicata in gran parte all’effetto domino in Nord Africa.

In questo momento fatale, in cui l’Europa è obbligata a volgersi a Sud, le migrazioni tra l’Africa e l’Europa si impongono come questione decisiva. Per affrontare l’emergenza evitando disastri occorre guardare indietro e avanti, senza fermarsi alle urgenze, vere e presunte, di questi giorni. Interrogarsi sugli scenari possibili è auspicabile e persino doveroso nella misura in cui ciò possa contribuire a ridurre il tasso di impreparazione e improvvisazione nella gestione degli arrivi. Il mondo sta vivendo un periodo di transizione tra i più convulsi e radicali da molti decenni a questa parte. I paragoni con il crollo del cosiddetto “ordine bipolare” si sprecano. Più crescono le proporzioni del domino arabo, più i paralleli risultano legittimi, se non altro sotto il profilo dell’ampiezza della sfida, per le democrazie occidentali e la governance mondiale. Questa volta, però, lo sgretolamento del vecchio ordine avviene, per così dire, “senza rete”.

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Lavoratori immigrati nella crisi: meno colpiti?

Nella crisi, i lavoratori immigrati, economicamente e politicamente deboli, patiscono più degli altri. Questo è ciò che insegna la storia delle grandi recessioni del passato, sia in Europa che in Nord America. Ed è anche quello che sta succedendo in molti paesi europei oggi. L’Italia di oggi offre un panorama diverso. Siamo l’unico stato della …

Italia e Ue di fronte all’emergenza sbarchi

Di Ferruccio Pastore, pubblicato il 16 Febbraio 2011 su Affarinternazionali Dopo le tensioni dei giorni scorsi, Italia e Commissione europea sembrano finalmente ritrovare un terreno di dialogo e collaborazione. La recente apertura della Commissaria europea agli affari interni, Cecilia MalmstrÖm, alle richieste di cooperazione e assistenza finanziaria avanzate dal governo italiano per far fronte al …